Come segnalato da questo articolo di Punto-Informatico, l’Italia è finalmente libera dai costi di ricarica.
Il decreto prevede che gli operatori si adeguino entro 30 giorni.
Leggendo bene il decreto, però, si nota anche un’altra abolizione: quella della scadenza del credito. Niente più, quindi credito perso per non utilizzo.
ASPETTATE A RICARICARE! 🙂
Su brandchannel è uscita la statistica dei marchi per il 2006 divisa per paese. La domanda fatta ai lettori era: “Qual’è il marchio che ha avuto maggiore impatto sulla tua vita nel 2006?”
Interessante come cambiano le cose a secondo di dove si abiti: in America latina/centrale praticamente si pensa solo a bere (Corona/Bacardi) mentre in Europa si cerca di spendere di meno (Ikea/Skype).
Asia e US li considero abbastanza scontati… per lo meno i nomi, poi l’ordine non importa più di tanto
Altroconsumo sta raccogliendo le adesioni per chiedere di cambiare la legge sul diritto d’autore.
In sintesi quello che chiede:
1) I consumatori non vanno criminalizzati.
Eliminazione delle sanzioni penali per chi scarica e condivide in Rete contenuti protetti senza scopo di lucro
2) DRM dal volto umano.
Per DRM si intendono l’insieme delle tecnologie anticopia.
L’esistenza dei DRM nei supporti dovrà essere inoltre più chiara e trasparente e non dovrà mai concretizzarsi in una barriera tecnologica alla concorrenza
3) O equo compenso o DRM.
Attualmente paghiamo su ogni CD, DVD e anche sull’iPod una tassa chiamata equo compenso che serve a risarcire gli autori perché potremmo usare questi supporti per copiare le loro opere. Di fatto è una tassa sul presupposto che violeremo la legge.
La coesistenza di DRM e dell’Equo Compenso va vietata, i due sistemi non possono coesistere perché in tal modo il consumatore rischia di pagare più volte oltre a non poter eseguire la copia privata e ad essere limitato sulla scelta della tecnologia e dei supporti informatici che più gli aggradano
Qui il testo della petizione completo con la possibilità di aderire